en-COME FOTOGRAFARE LA VIA LATTEA

26/02/2017

Introduzione 

La Via Lattea è la galassia alla quale appartiene il sistema solare.
Osservando la Via Lattea dalla Terra, essa appare nel cielo notturno come una fascia chiara di luce bianca che percorre trasversalmente l'intera volta celeste, dove si addensa un numero di stelle maggiore che nelle altre aree del cielo e che appare di aspetto leggermente diverso a seconda dell'emisfero in cui ci si trova.
Numerose interruzioni nella sua continuità sono causate dalla presenza in più punti di nebulose oscure e polveri che oscurano la luce delle stelle più lontane.
Il tratto più luminoso ricade tra le costellazioni di Ofiuco, Scorpione e Sagittario, ossia in direzione del centro galattico; numerosi altri punti brillanti si dispongono a nord e a sud del centro, in particolare il tratto costituito dal Braccio del Cigno, nell'omonima costellazione, e dal Braccio della Carena-Sagittario, nella costellazione della Carena.Premessa
Premetto che non devo spiegare niente a nessuno, con questo articolo voglio spiegare come, io, fotografo la Via Lattea.
Non sono un fotografo professionista ed alcuni dei risultati che ho ottenuto sono frutto di ore di visualizzazioni di tutorial online e spiegazioni che mi hanno aiutato moltissimo in questo genere fotografico.
Non parlerò di composizione fotografica (Regole che molti di voi conoscono già) , ma solo come riuscire ad ottenere una foto adeguata per poter ritrovarsi un file RAW adatto all'elaborazione in post produzione.Voglio elencarvi in 5 Punti, le cose che per me sono fondamentali per questo genere fotografico:


1. DOVE FOTOGRAFARE

Per prima cosa va affronatato il tema dell'inquinamento luminoso, infatti non è possibile fotografare la Via Lattea dal centro di Milano o di qualsiasi alatra città. Non è nemmeno possibile fotografare la Via Lattea da nessun borgo, paesino etc.... In cui siano presenti luci artificiali.
Per fotografare la Via Lattea occorre recarsi in un posto buio e nei giorni in cui la Luna non c'è.
Per trovare posti sufficientemente scuri ci sono su internet diversi siti con le "mappe dell'inquinamento luminoso", ma è possibile osservare la mappa anche in Google Earth espandendo la voce Galleria che trovate nel Riquadro livelli a lato del Visualizzatore 3D e poi cliccando Nasa, Earth City Lights e ancora Earth City Lights.
Comunque se conoscete il territorio sicuramente conoscerete dei luoghi adatti per questo genere fotografico.
Riassunto punto 1 : Recarsi in un luogo scuro, senza luci e senza luna


2. QUANDO FOTOGRAFARE (in Italia)

La via lattea osservabile durante tutto l'anno, pertanto ci sono periodi migliori e ben definiti in base alle vostre esigenze, possiamo dividere 3 periodi come segue:- Da Aprile a Maggio la via lattea è visibile poco prima dell'alba;
- Da Giugno ad Agosto è visibile nelle ore centrali della notte;
- Da Settembre ad Ottobre è visibile nelle ore subito successive al tramonto;Per avere indicazioni più precise sugli orari di visibilità della via lattea ci sono diversi siti web, ma consiglio il seguente: youcanseethemilkyway.com.


3. ATTREZZATURA

L'attrezzatura che solitamente porto con me è composta da un treppiede, necessario per le lunghe esposizioni; un telecomando per lo scatto a distanza (oppure utilizzare il portatile o tablet se possibile), ma va bene anche utilizzare lo scatto con ritardo (suggerisco a 13 o 10 secondi piuttosto che a 2 secondi, per evitare eventuali vibrazioni nell'assetto della macchina sul treppiede); un portatile per verificare istantaneamente la messa a fuoco dello scatto su un monitor (Va bene anche un portatile da 10 pollici, capisco che se ci si deve arrampicare o camminare per parecchio tempo è meglio avere meno peso possibile addosso); uno smartphone con l'applicazione per iperfocale; Torcia (questa la inserisco perché a volte mi sono trovato completamente al buio ed illuminavo l'obiettivo con il cellulare per regolare la messa a fuoco....capita quando non si è professionisti); applicazione google sky map installata sullo smarthphone (non necessaria in luoghi molto scuri perché basta fare qualche scatto ad alti ISO per verificare la presenza e la posizione della Via Lattea nel caso in cui non sia visibile ad occho nudo); Reflex con sensore APS-C (come nel mio caso) o meglio ancora se FULL FRAME; Obiettivo "luminoso".
Aggiungo l'attrezzatura adatta all'ambiente come scarpe da trekking, indumenti, acqua, etc...
Riassunto punto 2 : Attrezzatura Obbligatoria composta da un Treppiede, Reflex, Obiettivo "Luminoso", tutto il resto di quanto descritto sopra può non servire. (come detto all'inizio con questo articolo intendo descrivere solo ciò che faccio io)


4. COME FOTOGRAFARE

UTILIZZARE LA MACCHINA IN MODALITA' MANUALE (Messa a Fuoco, Scelta del Diaframma, ISO e Velocità di Scatto...togliere la correzione orizzonte, shake reduction e quanto altro possa interferire con la macchina impostata in manuale)
L'obiettivo meriterebbe un punto tutto suo, in quanto a mio avviso è fondamentale per la riuscita dello scatto, ma proprio perché da esso dipendono tutti gli altri fattori, ne parlerò in questo punto cercando di non fare confusione.
Dopo aver letto molte guide online sul cosa utilizzare per questo tipo di fotografia, risulta che l'obiettivo più adeguato sia un grandangolo: spesso si parla di 14mm che diventerebbe un 21 mm su APS-C, con apertura del diaframma a f2.8.
E' vero, potrebbe essere la scelta giusta, ma non è necessario per la riuscita dello scatto.
Ho fatto vari test con un 10mm, 18mm, 35mm (Tutti su APS-C) e vi assicuro che è possibile immortalare la via lattea con tutte queste focali (Il 35mm è un po' lungo e si rischia di prendere una piccola porzione).
Comunque, in base all'obiettivo scelto è logico che vanno variati gli altri fattori, che sono le ISO e il tempo di esposizione.
La cosa importante è che l'obiettivo abbia la ghiera della messa a fuoco in manuale.Tenendo presente che la regola generale semplificata per conoscere il corretto tempo di esposizione della via lattea è basato su un semplice calcolo matematico, cioè 500 (alcuni usano 400 e altri 600) che è un numero fisso, diviso la focale utilizzata (ES. 500 / 14mm = 35secondi su FF ; mentre su APS-C diventerebbe 500 / (14mm x 1.5) = 24 secondi), pubblico di seguito a titolo riassuntivo l'immagine che spiega chiaramente i pro e i contro variando ISO, Focale, Diaframma e velocità di scatto e di seguito i punti fondamentali a chiarire come fotografare la Via Lattea:- Il diaframma molto aperto "sfoca" e molto chiuso richiede tempi di esposizione troppo lunghi. Un diaframma molto aperto su una focale grandangolare con messa a fuoco a "infinito" non pregiudica la corretta messa a fuoco, ma se si usa un 35mm è un po' più complesso.
- la Via Lattea si sposta (o meglio la terra ruota), quindi il tempo di esposizione deve essere sufficientemente lungo da immortalarla, ma sufficientemente lento da immortalare le stelle in maniera puntiforme, tramite la formula riportata sopra (non le scie, altrimenti dovremmo parlare di startrails che è un'altra cosa)
- Usare ISO basse (800ISO) solo se il diaframma è molto aperto (f1.8) in modo di poter utilizzare una velocità di scatto adeguata. Logicamente più si alza la ISO e più problemi ci saranno in post produzione per il rumore, per questo motivo è necessario trovare un giusto compromesso tra Diaframma, ISO in base al massimo tempo possibile utilizzabile ad una determinata focale (con un determinato diaframma che dipende dall'obiettivo).
- Nel caso di foto con soggetto in primo piano, uno eventualmente in secondo piano ed uno in terzo piano (via Lattea) è consigliabile (soprattutto con diaframmi molto aperti) variare la messa fuoco e fare diversi scatti da unire in fase successiva (post produzione)

SOTTO ALCUNI ESEMPI

Doppia Esposizione a 27mm (18mm APS-C) composta da uno scatto per il primo piano (montagne) ISO200 - 300sec - f2.2 e l'altro per la Via Lattea ISO800 - 13sec - f1.8 - Post Produzione dei 2 livelli separati Doppia Esposizione a 27mm (18mm APS-C) composta da uno scatto per il primo piano ISO500 - 100sec - f2.2 ed l'altro per la Via Lattea ISO1600 - 15sec - f1.8 - - Post Produzione dei 3 livelli separati